L’uscita del primo numero di Periferie, titolato “Diario di un anno di rammendo”, magazine dedicato al lavoro svolto del gruppo G124messo all’opera da Renzo piano nella sua veste di senatore della Repubblica, offre alcuni spunti essenziali di riflessione: importante e condivisibile la strategia, significativi i contesti urbani, da valutare in profondità e da sviluppare ulteriormente gli esiti, fin qui ovviamente provvisori.
Metodologie e primi risultati, pur significativi, non sono peraltro diversi e distanti negli esiti da quelli sui quali lavorano molte realtà locali; girandosi un pò intorno, in Sicilia: l’attività di FARM Cultural Park a Favara; progetti in corso come ‘Urbact – GeniUS:Open’ condotto dall’amministrazione di Siracusa (con la collaborazione di associazioni); il lavoro di workshop come l’itinerante VILLARD 16 (Università di Reggio Calabria e di Palermo) in corso tra Palermo e Pozzallo con titolo ‘Territori strategici: antichi sbarchi e nuove mete di libertà’; l’attività dello Smart Planning Lab dell’Università di Palermo (coordinato da Maurizio Carta).
Tutte esperienze in itinere e che tracciano nuove strade per la valorizzazione dall’interno delle città, la modificazione delle geografie territoriali e le risposte che l’architettura e l’urbanistica possono, innovandosi, dare a reali esigenze. Incapace di guardare alla necessità di innovazione, nel frattempo la Regione Siciliana, giocando con concetti ed apparati obsoleti, prepara i pannicelli caldi dei DDL sui Centri storici dei comuni siciliani.
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Arch. Ignazio Lutri – Presidente IN/ARCH Sicilia