“PAESAGGI APERTI”
a Favara dal giorno 11 al 13 aprile con il workshop di rigenerazione urbana “Paesaggi Aperti per Abitare Favara”
Dal giorno 11 al 13 aprile, a Favara, con il workshop di rigenerazione urbana “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” si sviluppa una nuova e significativa tappa del progetto di ricerca “Paesaggi Aperti. Comunicazione, partecipazione, empowerment delle comunità” realizzato in Sicilia dall’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch con la sezione territoriale IN/Arch Sicilia grazie al bando FRES “Fondo per la ricerca in campo economico e sociale” annualità 2021-22, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Pensato per valorizzare culture e competenze locali, il progetto di ricerca “Paesaggi Aperti” propone lo sviluppo di un processo multidisciplinare di formazione e comunicazione delle conoscenze volto a implementare le “comunità di patrimonio” e, mediante pratiche collaborative nel paesaggio, rilegge l’esperienza comunitaria sviluppata da Danilo Dolci in Sicilia a partire dagli anni ’50, con l’obiettivo di valorizzare culture e competenze locali rafforzando la complessa rete di relazioni fisiche, economiche e sociali che attraversano questi territori.
La Sicilia – con la sua dimensione mediterranea, isolana ma non isolata – può infatti costituire nuovamente – e sempre di più – il terreno di prova ove sviluppare pratiche di empowerment e coinvolgimento delle comunità che rendano possibile la scoperta e costruzione di nuovi “Paesaggi Aperti” all’ascolto reciproco, al cambiamento e alla vita. Da questo punto di vista Favara, con il suo concentrato di molteplici memorie e dirompenti forze creative, rappresenta un significativo case study: un terreno di ricerca ed azione per sviluppare pratiche laboratoriali volte a delineare nuovi paesaggi dell’abitare e nuove visioni urbane capaci di essere rigenerative, inclusive ed innovative.
Focus del workshop “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” è la rigenerazione del sistema urbano che si snoda lungo Via Reale, uno degli assi del centro storico della città oggi reso sempre più degradato e inaccessibile a causa dell’abbandono di gran parte delle abitazioni e dei vari crolli determinati da decenni di incuria. Ciò malgrado Via Reale, come altre parti del centro storico di Favara, preserva ancora il suo riconoscibile patrimonio di memoria ed un peculiare disegno urbano caratterizzato dalla continuità tra spazio esterno e spazio interno, tra strada, corti e manufatti. Si tratta quindi di una condizione feconda per delineare nuove strategie di ri-generazione urbana capaci di ri-abitare e ri-gnificare i luoghi affrontando in modo sistemico – e con audacia – le sfide del degrado urbano, dei cambiamenti climatici, del declino demografico e dell’integrazione sociale dei migranti.
“Paesaggi Aperti” con il workshop “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” ambisce a delineare le strategie per realizzare un quartiere che risponda alle esigenze attuali anticipando anche le domande future. Proprio per questo, la tappa di Favara è rafforzata dall’azione congiunta con Farm Cultural Park, capofila del progetto “RUF Regenerative Urban Farming” promosso da e attuato nell’ambito del PNRR grazie al finanziamento dell’Unione europea – NextGenerationEU, gestito dal Ministero della Cultura e volto promuovere l’attrattività dei borghi. Nel sistema urbano che si snoda lungo Via Reale è infatti possibile immaginare nuovi paesaggi dell’abitare capaci di accogliere nuove forme di comunità e nuovi spazi in cui sviluppare un bilanciato rapporto tra comunità e natura. “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” mira quindi a risignificare questa porzione urbana delineando una innovativa “città giardino”, un nuovo luogo di relazione con la natura che migliorerà la qualità dell’ambiente urbano mitigando gli effetti del cambiamento climatico e promuovendo una strategia insediativa ecologica, basata sull’uso efficiente delle risorse idriche e sulle pratiche di riforestazione urbana.
Attraverso una visione sostenibile capace di integrare le molteplici dimensioni naturali, economiche e sociali, il progetto di ricerca “Paesaggi Aperti” con il workshop “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” intende inoltre affrontare la sfida della rigenerazione urbana trattando i temi della accessibilità e della accoglienza della nuova cittadinanza, anche alla luce dell’accordo di collaborazione tra la Prefettura di Agrigento e Farm Cultural Park e alla nascita del collettivo di cambiamento sociale Transition For. Mediante progetti di coabitazione, scambi culturali e collaborazioni economiche, lungo Via Reale si potrà infatti sviluppare un esempio di convivenza armoniosa e solidale. Per questo oltre a sviluppare un progetto locale per Favara l’obiettivo è quello di offrire una visione per il futuro di tante altre città, ispirando nuove politiche di Governo che promuovano nuove strategie complesse per le grandi sfide della nostra società.
Le attività del workshop di rigenerazione urbana “Paesaggi Aperti per Abitare Favara” si terranno a Palazzo Miccichè a Favara, si comincia il giorno 11 aprile 2024 alle ore 19:00 con l’apertura dei lavori a cui intervengono Andrea Bartoli, Florinda Saieva (Farm Cultural Park, Transition For, RUF Regenerative Urban Farming) e Mariagrazia Leonardi (PAESAGGI APERTI, Presidente IN/Arch Sicilia) ed i progettisti: Lillo Giglia; Giovanni Fiamingo, Giovanna Russo, Domenica Benvenga (NextBuild); Salvo Terranova, Giorgia Testa (lineaT studio); Francesco Moncada, Mafalda Rangel (Moncada Rangel); Lucia Pierro (AutonomeForme.Architettura).
Il giorno 12 aprile alle ore 09:00 si parte con l’incontro pubblico aperto da Andrea Bartoli, Florinda Saieva (Farm Cultural Park, Transition For, RUF Regenerative Urban Farming) e Mariagrazia Leonardi (PAESAGGI APERTI, Presidente IN/Arch Sicilia) con la presenza istituzionale di Antonio Palumbo (Sindaco della Città di Favara) e Rino La Mendola (Presidente Ordine Architetti PPC Agrigento); la presentazione dell’architetto Lillo Giglia (SPAB) a cui seguirà la Tavola Rotonda con Luca Lotti (Ecole d’Architecture et de Paysage de Bordeaux), Alberto Biondo (Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci), Martina Palumbo (Fondazione RadicePura), Annalisa Contato (DARCH Università di Palermo) Gianfranco Tuzzolino (Presidente Polo Territoriale Universitario Agrigento, Università di Palermo), Valeria Scavone (DARCH Università di Palermo), Vito Martelliano (Vice Presidente SDS Architettura Siracusa, Università di Catania), Maurizio Oddo (Presidente Corso di Laurea in Architettura Università Enna Kore-da confermare), Silvia Covarino (German University Cairo), Graziella Trovato (ETSAM Madrid), Antonio Liotta (SPAB) e le osservazioni dei progettisti invitati: Lillo Giglia; Giovanni Fiamingo, Giovanna Russo, Domenica Benvenga (NextBuild); Salvo Terranova, Giorgia Testa (lineaT studio); Francesco Moncada, Mafalda Rangel (Moncada Rangel); Lucia Pierro (AutonomeForme.Architettura). A seguire, alle ore 12:30, si terrà il sopralluogo delle aree di progetto e, dalle 15:30 in poi, attività laboratoriali ed incontro con Filippo Romano (Prefetto Agrigento).
Il giorno 13 aprile alle ore 09:00 si continua con le attività laboratoriali e, dalle ore 11:30 in poi, verranno esposte le prime riflessioni dei progettisti raccogliendo le considerazioni conclusive degli enti istituzionali e cittadini presenti e le riflessioni di Giuseppe Guerrera, Florinda Saieva e Mariagrazia Leonardi.
Dopo questa tappa i progettisti invitati continueranno il lavoro per definire una strategia progettuale volta a rigenerare il sistema urbano che si snoda lungo Via Reale. “Paesaggi Aperti” tornerà quindi a Favara il 21 giugno 2024 quando, nella cornice di Farm Cultural Park, verranno presentati al pubblico gli esiti progettuali del workshop “Paesaggi Aperti per Abitare Favara”.